L’evoluzione V1.2

Con l’avanzare delle ricerche sulla modificazione molecolare dell’acqua, in aggiunta alla tecnica della tradizionale elettrolisi, abbiamo sviluppato una nuova tecnologia che permette di creare nuove particelle.

La tecnologia chiamata Elettrolisi Armonica Spettrale (EAS) fa uso di campi elettrici risonanti controllati ad impulsi di frequenza che riproducono determinate armoniche atte ad ottenere il composto desiderato.

Una recente applicazione è la produzione della molecola IgroDry 2301 e DisAqua (oggetto di studi relativamente recenti), ma sono ancora in fase di studio ulteriori trasformazioni molecolari.

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I nuovi sviluppi hanno dato lo spunto per iniziare la sperimentazione di una nuova applicazione relativa ad IdroPower:  da vapore acqueo si ottiene il componente gassoso già pronto e modificato per essere utilizzato dai motori a combustione interna (acqua > vapore acqueo + aria = gas).

Il dispositivo denominato Trioxi Gas Converter (TGC) è in grado di produrre un flusso costante di combustibile gassoso in grado di alimentare motori aspirati.

Le prime sperimentazioni hanno avuto un bilancio energetico nettamente positivo anche con i comuni motori termici a basso rendimento.

 

L’impossibile forse ora diventa possibile

La vera rivoluzione energetica in grado di sostituire degnamente le fonti fossili per la produzione elettrica e la mobilità in realtà già esiste e la tecnologia (oltre che consolidata) è disponibile.
E’ da anni sotto gli occhi di tutti (ne abbiamo già parlato in queste pagine)
Dai tempi di Stan Mayer ci sono ovviamente state notevoli evoluzioni tecniche, tecnologiche e di filosofia applicativa.
Noi forse siamo stati tra i primi (da più di 10 anni) ad offrire una proposta tecnologica sostanzialmente facile, pulita e realizzabile.
Dalla prima sperimentazione realmente funzionante siamo passati alla semplificazione (Versione 1.2) per arrivare a breve alla industrializzazione.
Purtroppo però senza una pianificazione industriale ed un adeguato supporto politico non sarà mai possibile realizzarla o metterla in opera.

Le rinnovabili come l’eolico o il fotovoltaico d’altra parte, oltre al problema estetico, l’impatto ambientale e paesaggistico, le grandi dimensioni degli impianti, gli alti costi, le difficoltà di smaltimento, sono soggette a variabili di discontinuità che non possono garantire la necessaria stabilità e durevolezza.
Sono inoltre soggette ad una notevole riduzione di efficienza e deterioramento al punto che difficilmente riescono a ripagarsi dell’impegno economico sostenuto.

 

Come funziona

La maggior parte delle molecole che costituiscono la materia sono costituite da due o più atomi che interagiscono tra loro.
L’interazione tra tali atomi è di tipo elettromagnetico ed è responsabile della aggregazione di ogni molecola Tale legame è chiamato legame chimico.
L’energia potenziale associata al legame chimico si chiama energia chimica ed è un contributo all’energia interna dei sistemi materiali.
IL TGC di IdroPower è un apparato che, per mezzo di iniezioni di energia elettrica e magnetica a frequenze prestabilite, permette alle molecole (di una speciale acqua) di poter interagire con quelle contenute nell’aria per formare una nuova molecola gassosa ed esplosiva dalle caratteristiche di potenzialità equivalenti alla comune benzina che è utilizzabile istantaneamente da ogni tipo di motore endotermico.
E’ un particolare gas ottenuto dall’interazione di acqua micro-nebulizzata ed aria, comunque un’acqua che ha subito un particolare processo preparativo che la predispone a tale scopo.
Di fatto non c’è nulla di magico e non viene violata alcuna legge della fisica né della termodinamica perché non si genera più energia di quella immessa.

Se quindi si utilizzasse un gruppo elettrogeno che produce 2,5kW elettrici, la corrente destinata al TGC per compiere tutte le funzioni e per produrre gas sufficiente ad alimentare il motore stesso è circa 1,1kW per cui, l’energia utilizzabile rimanente è, in questo caso, circa 1,4 KW (oltre il 50% di energia è di fatto utilizzabile)
Va notato che il ciclo di lavoro di tale miscela si conclude con l’esplosione del gas nella camera di combustione del motore che riporta ogni molecola allo stato originario (aria e acqua), quindi nessuna emissione tossica potrà essere generata nel processo né dalla combustione (solo vapore acqueo ed aria)

Naturalmente però, per garantire la totale ed assoluta atossicità, è necessario l’utilizzo di motori in grado di funzionare in assenza di olii lubrificanti in camera di scoppio, altrimenti quella piccola percentuale di olii combusti potranno apportare una pur minima tossicità proveniente dai lubrificanti impiegati per il funzionamento del motore; comunque molto più trascurabili dei più puliti processi di combustione oggi pensabili.

 

I perché del progetto IdroPower
1) Si più riutilizzare la tecnologia sui motori già esistente
2) Costo di impianto e di aggiornamento limitati
3) Nessun sistema di accumulo e di immagazzinamento
4) Fonte energetica illimitata
5) Molto adatto alla propulsione veicolare ibrida
6) Costi assolutamente vantaggiosi rispetto a qualunque altra tecnologia energetica
7) Bassa manutenzione e bassi costi di mantenimento
8) Permette il totale distacco dalla rete elettrica o l’integrazione anche in periodi notturni
9) Permette una cogenerazione individuale efficiente ed economica
10) Totale assenza di inquinanti e residui di combustione (fossili o dannosi per l’atmosfera)

 

I primi prototipi

altSui sistemi di generazione elettrica testati si producono 2,5 KW e se ne consumano solo 1,1 KW (per la trasformazione ed il funzionamento del TGC) senza l’utilizzo di ulteriori carburanti; l’energia utilizzabile rimanente è, in questo caso, circa 1,4 KW (oltre il 50%)

Le questioni tecniche sono ancora da sviluppare e richiedono un ulteriore approfondimento sperimentale per ottenere risultati ben ingegnerizzati e commerciabili.

Al momento si pensa di istituire una società di ricerca che ha lo scopo di finanziare i ricercatori con i proventi dei soci finanziatori, i quali avranno inizialmente il diritto di testare ed utilizzare per primi i sistemi di cogenerazione sviluppati (beta tester).

Gli eventuali proventi, derivati dagli utili societari, saranno poi suddivisi proporzionalmente all’impegno economico sostenuto dai finanziatori.

Gli interessati possono contattarci o telefonarci al 334 7755756 per valutare eventuali offerte e collaborazioni.

 


Il filmato mostra il funzionamento del primo prototipo che ha poi portato alla versione 1.2
 

Il filmato mostra il funzionamento del primo prototipo che ha poi portato alla versione 1.2